6° Edizione Spighe Verdi: riconoscimenti 2021

27/07/2021

Sono 59, quest’anno, le comunità rurali che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento, 13 in più rispetto al 2020, con 18 nuovi ingressi. Cinque, invece, i Comuni non confermati

Per la 6° Edizione saranno ben 59 diverse comunità rurali a fregiarsi del riconoscimento di Spighe Verdi. Tredici in più rispetto allo scorso anno con diciotto nuovi ingressi, mentre sono cinque i Comuni non confermati.

Spighe Verdi rientra nell’ambito dei programmi nazionali della FEE – Foundation for Environmental Education, stessa organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere.
Il programma è pensato per guidare i Comuni rurali nella scelta di strategie di gestione del territorio, un percorso virtuoso che serva all’ambiente e alla qualità della vita della comunità. Per condurre i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Come dimostra l’esperienza delle Bandiere Blu, la qualità premia sempre. Quindi, ben vengano le Spighe Verdi – ha tenuto a sottolineare il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia -. Un marchio che potrà premiare quelle aree del territorio, magari meno conosciute e lontane dai flussi turistici, che potranno attrarre visitatori e diversificare così la creazione di ricchezza della zona. Tra l’altro, scelte del genere vanno nella direzione di valorizzare aree oggi meno note del Paese ed inserirsi a pieno titolo nell’azione del governo di allentare la pressione sui grandi poli di attrazione turistica. E rilanciare – ha concluso – quel turismo lento, focalizzato sull’enogastronomia, oggi molto ricercato dai visitatori e punto di forza della nostra offerta turistica” .

I Comuni premiati
Le Spighe Verdi 2021 sono state distribuite in 14 Regioni italiane. Il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti, con ben dieci Spighe Verdi tra: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Cherasco, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo. Subito dopo le Marche, con nove Comuni premiati: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo. Segue la Toscana, con sette riconoscimenti: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Grosseto, Massa Marittima. Con sei Comuni per ciascuna delle due Regioni, seguono Calabria e Puglia; per la Calabria: Belcastro, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce; per la Puglia: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Ostuni, Troia. Cinque per il Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia; mentre la Campania con quattro Spighe Verdi: Agropoli, Capaccio Paestum, Massa Lubrense, Positano. A seguire Abruzzo e Umbria, con tre; per l’Abruzzo: Gioia dei Marsi; Giulianova, Tortoreto; per l’Umbria: Deruta, Montefalco, Todi. Il Veneto vanta due località: Montagnana e Porto Tolle. Un Comune rurale Spiga Verde in Emilia-Romagna con Parma, in Liguria con Lavagna, in Lombardia con Sant’Alessio con Vialone e in Sicilia con Ragusa.