FAQ Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica

In questa sezione sono disponibili le FAQ (Frequently asked question) relative all’Avviso di cui all’art. 4 del Decreto interministeriale (prot. n. 7726) del 14 aprile 2023.

Per ulteriori richieste di chiarimento è possibile rivolgersi ai seguenti indirizzi: piccoli.comuni@ministeroturismo.gov.it (PEO) – piccoli.comuni@pec.ministeroturismo.gov.it (PEC).


FAQ aggiornate al 19 settembre 2023

1.1 Domanda
Perché il Comune non è stato inserito nell’Allegato 1 – Elenco dei Comuni che rispondono ai requisiti dell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23 del 7 giugno 2023?
Risposta
Non sono riportati nell’Allegato 1 i comuni che, alla data di pubblicazione del 7 giugno 2023 dell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23, non possiedono i requisiti di cui all’art. 3, c. 1, come di seguito sintetizzati:
• popolazione residente ISTAT inferiore a 5.000 abitanti, come da ultima rilevazione di cui al link: Popolazione legale pubblicata nella GU Serie Generale n.53 del 03-03-2023 – Suppl. Ordinario n.10 (istat.it)
• comuni facenti parte di una delle categorie turistiche prevalenti (Codici: B; C; D; E; F; G; H; L1; L2; P) come rilevato dalla “Classificazione ISTAT dei Comuni italiani in base alla densità turistica come indicato dall’articolo 182 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77”, e riscontrabile al link: Classificazione dei Comuni in base alla densità turistica (istat.it)
I requisiti precedentemente illustrati sono coerenti con quanto stabilito all’articolo 1, comma 607 della legge 29 dicembre 2022, n .197 il quale prevede che “Il Fondo di cui al comma 607 è destinato a finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come comuni a vocazione turistica, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale”.

1.2 Domanda
Sono ammissibili i Comuni con più di 5.000 abitanti istituiti ad esito di fusione di comuni aventi ciascuno meno di 5.000 abitanti? (Art. 3 comma 6)
Risposta
No, in caso di comune istituito ad esito di fusione i requisiti di cui all’art. 3 c. 1 dell’Avviso in oggetto devono essere posseduti da tutti i comuni istituiti come fusione di comuni, come espresso al comma 6 del medesimo articolo.

1.3 Domanda
L’assenza dell’esposizione al rischio di spopolamento nell’Allegato 1 – Elenco dei Comuni che rispondono ai requisiti dell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23 del 7 giugno 2023 comporta l’inammissibilità del soggetto? (Art. 9 comma 5)
Risposta
L’Allegato 1 riporta nel dettaglio tutti i Comuni ammissibili al finanziamento.
La sezione – Premiale “C. Esposizione al rischio di spopolamento” come definito nell’Avviso – riporta l’eventuale presenza della premialità C legata all’“Esposizione al rischio di spopolamento: il tasso di crescita della popolazione è negativo sia nel lungo periodo che nel breve periodo” di cui all’art. 9 c. 5.
Nel caso di SI in corrispondenza del Comune, allo stesso saranno assegnati 3 punti in sede di valutazione, al contrario, in caso di NO, non saranno assegnati i punti relativi alla premialità.

2.1 Domanda
Dove posso trovare la documentazione utile alla presentazione della domanda ivi compresi il manuale operativo della piattaforma, lo schema progettuale e i relativi moduli? (Art.7 comma 1)
Risposta
La piattaforma telematica, comprensiva del manuale operativo e della documentazione utile alla presentazione della domanda, sarà fruibile a partire dalle ore 12:00 del 17 luglio 2023. Il link di accesso della piattaforma telematica sarà comunicato con successivo provvedimento nella pagina del Ministero del turismo nella sezione dedicata al Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica (https://www.ministeroturismo.gov.it/fondo-per-i-piccoli-comuni-a-vocazione-turistica/).
Nell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23 sono comunque presenti tutte le informazioni necessarie alla comprensione degli elementi utili per la presentazione della domanda di contributo.

2.2 Domanda
È consentita la compilazione della domanda da parte di soggetti differenti dal rappresentante legale? (Art.7 comma 6)
Risposta
Si, il rappresentante legale può delegare un altro soggetto alla compilazione della domanda mediante apposita delega.
Il delegato, dopo aver effettuato l’accesso alla piattaforma telematica con le proprie credenziali SPID/CIE, dovrà allegare la delega ed effettuare la scelta “Il/la richiedente presenta la richiesta in qualità di Delegato” nella sezione “Dati soggetto proponente/mandatario”.

2.3 Domanda
In cosa consiste il cofinanziamento? È possibile utilizzare la voce del personale? (Art. 9 comma 5)
Risposta
Il cofinanziamento può consistere nella valorizzazione di beni, servizi o personale messi a disposizione del progetto o nella disponibilità di denaro e deve essere dettagliato analiticamente, mettendo in evidenza nella domanda di finanziamento tutte le voci, evidenziando per ciascuna, i criteri e i metodi di valorizzazione che contribuiscono alla sua determinazione.
Nel caso di cofinanziamento mediante il personale del Comune, o nel caso del partneriato pubblico-privato del partner, stabilmente impiegato nel progetto, dovrà essere indicato per ciascuna unità:

• la mansione;
• il numero di ore lavorate (giornaliere, settimanali o mensili lavorate);
• il costo orario (comprensivo degli oneri fiscali e contributivi);
• il costo totale previsto.

Si precisa che da tale tipo di cofinanziamento sono esclusi i volontari.

2.4 Domanda
Nel caso di piena disponibilità da parte del Comune di un’area demaniale identificata nel PSC Area concedibile n.3, è possibile intervenire solo nell’area stessa oppure anche nelle aree demaniali limitrofe? (Art. 4 comma 5)
Risposta
Ai sensi di quanto disposto all’ art. 4 c. 5 dell’Avviso Pubblico, in ogni caso, gli interventi finanziati dovranno essere localizzati per la maggioranza nel territorio dei comuni aventi i requisiti di cui all’art. 3 c. 1.

2.5 Domanda
Nel caso di forma aggregata quali sono i documenti necessari per la partecipazione?
Risposta
Nel caso di partecipazione in forma aggregata, il comune capofila dovrà allegare nella piattaforma informatica, nell’apposito campo della sezione “Allegati”, copia dell’atto costitutivo dell’aggregazione dei Comuni proponenti e/o lettere d’intenti rilevanti ai predetti fini e delega al Comune capofila da parte degli altri Comuni aderenti all’aggregazione ai fini della presentazione della domanda di finanziamento.

2.6 Domanda
Cosa si intente per “Fonte di certificazione dei dati” nel MODULO C) – Indicatori? (Art. 6 comma 1 lett. b.iv)
Risposta
Ai sensi di quanto disposto dalla lett. b.iv), c.1, art. 6 il proponente “per ciascun intervento ammissibili devono essere individuati uno o più indicatori (KPI) che consentano di verificare in fase di operatività del progetto la capacità di quest’ultimo di accrescere l’attrattività turistica attraverso, l’incremento del numero di visitatori o di presenze rispetto ad un periodo di riferimento (baseline)”.
Premesso quanto sopra esposto, il proponente nel campo “Fonte di certificazione dei dati” del Modulo C – Indicatori deve indicare, per ciascuno degli indicatori individuati, la fonte dei dati, la cui scelta è a discrezione del proponente stesso, fermo restando l’affidabilità e la coerenza dei dati trattati.

2.7 Domanda
Quali sono le modalità d’integrazione con il programma Tourism Digital Hub di cui al protocollo standard TDH022 (Decreto del Ministro del turismo, prot. n. 52/23 del 2 febbraio 2023)? (Art. 9 comma 5)
Risposta
Le informazioni utili ad approfondire lo standard di interoperabilità del Ministero sono presenti sul sito istituzionale a cui si rimanda con i seguenti link:
Linee guida di interoperabilità;
Tourism Digital Hub -TDH022- Linee guida sull’interoperabilità tecnica e la gestione delle API.

2.8 Domanda
Quale documento si deve allegare nel campo “Statuto” della sezione Allegati della piattaforma informatica?
Risposta
Nel campo “Statuto” della piattaforma informatica è necessario allegare lo statuto del Comune proponente o, in caso di aggregazione di più comuni, del Comune capofila.

3.1 Domanda
È possibile coinvolgere nella proposta progettuale partner pubblici o privati? (Art. 4 comma 9)
Risposta
Le candidature possono essere corredate dall’adesione, con uno o più atti, di partner pubblici e privati, diversi dai soggetti attuatori, i quali si impegnano a concorrere al raggiungimento degli obiettivi attraverso:
• interventi di cofinanziamento;
• l’esecuzione di interventi sinergici e integrati con quelli previsti nella medesima proposta progettuale.
I partner coinvolti non possono considerarsi anch’essi soggetti attuatori, essi sono solo i Comuni (proponente o aggregati), i quali possono attuare gli interventi o direttamente o per il tramite di altri soggetti pubblici, ovvero soggetti privati, selezionati nel rispetto del Codice degli appalti e dei contratti pubblici, attraverso accordi di cooperazione in partenariato speciale pubblico-privato.
Saranno beneficiari delle risorse di cui all’Avviso in oggetto esclusivamente i soggetti attuatori.

3.2 Domanda
Enti sovracomunali quali ad esempio comunità montane, parchi e province possono far parte del partenariato pubblico – privato?
Risposta
Si, gli enti sovracomunali possono far parte del partenariato pubblico – privato impegnandosi a concorrere al raggiungimento degli obiettivi attraverso interventi di cofinanziamento e/o l’esecuzione di interventi sinergici e integrati con quelli previsti nella medesima proposta progettuale.
Resta inteso che tali soggetti facenti parte del partenariato, sia di natura pubblica che privata, non si configurano quali beneficiari delle risorse di cui all’Avviso Pubblico in oggetto.

3.3 Domanda
Quali sono gli atti di adesione ammissibili ai fini del partenariato pubblico – privato? (Art. 4 comma 9)
Risposta
Ai sensi di quanto disposto all’art. 4 c. 9 dell’Avviso Pubblico le candidature possono eventualmente essere corredate dall’adesione di partner pubblici e privati, i quali si impegnano a concorrere al raggiungimento delle finalità dell’Avviso attraverso interventi di cofinanziamento o l’esecuzione di interventi sinergici e integrati con quelli previsti.
A titolo esemplificativo si elencano alcune tipologie di atti di adesione: protocolli di intesa, convenzioni, lettere di impegno e delibere di giunta.

3.4 Domanda
È consentito che un privato partecipi ad un Avviso pubblico del Comune avente ad oggetto la realizzazione degli interventi proposti nell’ambito del presente Avviso Pubblico, e contemporaneamente come partner per l’esecuzione di interventi sinergici e integrativi e/o forme di co-finanziamento?
Risposta
No, ai fini del presente Avviso Pubblico il partner pubblico-privato non può essere incaricato dell’esecuzione degli interventi indicati nella proposta progettuale. Infatti, secondo quanto disposto dall’art. 4 c. 4, non sono ammissibili gli interventi che possono configurare vantaggi selettivi, anche in via indiretta, a determinati soggetti che agiscano in qualità di operatori economici.

4.1 Domanda
A quanto ammonta il contributivo massimo concedibile in caso istanze a valenza pluriennale 2023-2025? (Art. 2 comma 5)
Risposta
Per ciascuna proposta progettuale il contributo massimo concedibile riferito a ciascuna annualità della proposta progettuale è pari a 500.000 euro; pertanto, in caso di istanza a valenza pluriennale il contributo massimo concedibile è pari a 1.500.000 €, ripartiti per ciascuna annualità, nel rispetto del limite precedente esposto.
In caso di aggregazione di Comuni, indipendentemente dal numero dei soggetti che la costituiscono, le soglie precedentemente illustrate restano valide, essendo queste legate alla proposta e non al numero di richiedenti.

4.2 Domanda
Il contributo viene erogato sulla base di Stati Avanzamento Lavori (SAL) già quietanzati? (Art. 13 comma 1; Art, 13 comma 3)
Risposta
Si, secondo quanto disposto dall’art. 13 c.1 dell’Avviso pubblico il contributo è concesso sulla base di SAL presentati dal beneficiario già quietanzati in massimo tre tranches. Soltanto nel caso di assenza di progetto esecutivo è concesso un anticipo del 30% del contributo all’atto dell’ammissione al finanziamento al fine di ottemperare le spese occorrenti per la progettazione.
Resta fermo l’onere a carico del beneficiario di rendicontare puntualmente la realizzazione delle attività progettuali e il raggiungimento degli obiettivi prefissati, pena la non erogazione del contributo e la rivalsa di quanto eventualmente versato in forma di anticipo.

4.3 Domanda
Il contributo in che forma è concesso? (Art. 2 comma 5)
Risposta
Il contributo è concesso a fondo perduto per un importo non superiore alla misura massima del 100% della spesa ammissibile.

4.4 Domanda
Il contributo concesso è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche o private?
Risposta
Si, secondo quanto disposto dall’ art. 4 c. 7 del Decreto interministeriale 7726/23 del 14/04/2023 “Il suddetto contributo è cumulabile con altri contributi o agevolazioni di qualsiasi natura o comunque denominati, nel rispetto dei limiti previsti da ciascuna normativa di riferimento, fino ad un massimo del 100%, qualora tale misura non fosse assicurata dal suddetto contributo”.

5.1 Domanda
Quali sono le modalità ammissibile di aggregazione di comuni? (Art. 3 comma 4)
Risposta
Le modalità di aggregazione ammissibili, fermo restando il possesso da parte di tutti i comuni dell’aggregazione dei requisiti di cui all’art. 3 c. 1, sono quelle previste dal d. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (cd. TUEL) agli artt. 30 e 32, rispettivamente convenzione e unione di comuni.
In caso di aggregazioni non ancora formalizzate al momento della presentazione della domanda, fermo restando l’obbligo di formalizzare l’aggregazione di comuni con la medesima composizione dichiarata in sede di presentazione della domanda, la volontà di costituire l’aggregazione deve risultare da atti assunti nel rispetto delle procedure normate per i comuni.
Nel caso di comuni che partecipano ad una gestione associata della funzione turistica con altri comuni, è necessaria la partecipazione di tutti i comuni partecipanti alla funzione associata, regolata dalla Convenzione in essere.

5.2 Domanda
Esistono dei limiti rispetto al numero dei Comuni che possono aggregarsi ai fini della presentazione del progetto? (Art. 3 comma 3)
Risposta
No, non sono presenti limiti quantitativi legati al numero di comuni che si possono aggregare.

5.3 Domanda
È ammissibile un’unione di comuni con popolazione complessiva maggiore di 5.000 abitanti? (Art. 3 comma 1)
Risposta
Si, tale fattispecie è ammissibile purché i singoli comuni appartenenti all’unione possiedano i requisiti di cui all’art. 3 c.1 dell’Avviso Pubblico e pertanto presenti nell’Allegato 1 – Elenco dei Comuni che rispondono ai requisiti dell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23 del 7 giugno 2023.

5.4 Domanda
Tutti i comuni appartenenti all’aggregazione devono avere la medesima categoria turistica prevalente? (Art. 3 comma 1)
Risposta
No, è ammissibile l’aggregazione da parte di comuni che possiedano i requisiti di cui all’art. 3 c. 1 dell’Avviso Pubblico e pertanto presenti nell’Allegato 1 – Elenco dei Comuni che rispondono ai requisiti dell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23 del 7 giugno 2023.

5.5 Domanda
L’aggregazione di più comuni è soggetta a vincoli territoriali legati a regioni, province o aree territoriali? (Art. 3 comma 3)
Risposta
No, secondo quanto disposto dall’art. 3 c. 3 possono presentare domanda i Comuni di cui all’ Allegato 1 – Elenco dei Comuni che rispondono ai requisiti dell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23 del 7 giugno 2023 in forma singola oppure in forma aggregata, anche se non confinanti tra loro.

5.6 Domanda
L’aggregazione può essere costituita ad hoc per l’Avviso Pubblico in oggetto? (Art. 6 comma 1, Art. 11 comma 1 lett. h)
Risposta
Si, è consentita la partecipazione ad aggregazioni costituite ai fini del presente Avviso Pubblico e ad aggregazioni costituende. Per queste ultime è disposto l’obbligo di formalizzare l’aggregazione di comuni con la medesima composizione dichiarata in sede di presentazione della domanda.
Resta fermo l’obbligo di allegare alla domanda di partecipazione copia dell’atto costitutivo dell’aggregazione dei Comuni proponenti e/o lettere d’intenti rilevanti ai predetti fini e delega al Comune capofila da parte degli altri Comuni aderenti all’aggregazione ai fini della presentazione della domanda di finanziamento.

5.7 Domanda
Le procedure di gara o affidamento devono essere in capo al comune capofila? (Art. 3 comma 4)
Risposta
Il Comune capofila è tenuto ad osservare in tutte le fasi di attuazione gli impegni e gli obblighi indicati nell’Avviso e nel Progetto ammesso a finanziamento, secondo quanto previsto dall’Avviso agli artt.10-15. Con specifico riferimento alle procedure di gara o di affidamento si rimanda a quanto previsto dal Codice degli Appalti (in atto D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36) con particolare riguardo alla figura del RUP (art.15).

5.8 Domanda
Un’Unione montana può far parte dell’aggregazione di Comuni? (Art. 3 comma 1; Art. 3 comma 3; Art. 4 comma 9)
Risposta
No, secondo quanto disposto dall’art. 3 c. 3 dell’Avviso Pubblico possono far parte dell’aggregazione esclusivamente i Comuni in possesso dei requisiti di cui al c. 1 del medesimo articolo.
L’Unione Montana può eventualmente essere selezionata, nel rispetto del Codice degli appalti e dei contratti pubblici, attraverso accordi di cooperazione in partenariato speciale pubblico-privato per l’esecuzione di interventi di cofinanziamento e/o interventi sinergici e integrati con quelli previsti nella medesima proposta progettuale.

5.9 Domanda
In ipotesi di aggregazione, le dichiarazioni e le attestazioni necessarie ai fini della presentazione della domanda di finanziamento devono essere sottoscritte dai legali rappresentanti di tutti i Comuni aderenti? (Art. 7 comma 6)
Risposta
Secondo quanto disposto dall’art. 7 c. 6 dell’Avviso Pubblico tutti i documenti e le dichiarazioni necessarie ai fini della presentazione della domanda di finanziamento devono essere sottoscritti con firma digitale dal legale rappresentante del Comune Proponente/Comune capofila dell’aggregazione, ad eccezione dei seguenti documenti che dovranno essere sottoscritti dai legali rappresentanti di tutti i Comuni aderenti all’aggregazione:
• copia dell’atto costitutivo dell’aggregazione dei Comuni proponenti e/o lettere d’intenti rilevanti ai predetti fini;
• delega al Comune capofila da parte degli altri Comuni aderenti all’aggregazione ai fini della presentazione della domanda di finanziamento.

6.1 Domanda
La spesa per l’acquisto di un bene immobile (suolo/terreni) da parte di terzi è ammissibile? (Art. 5 comma 1)
Risposta
No, l’acquisto di beni immobili da parte di terzi non rientra tra le spese ammissibili previste all’ art. 5, c. 1 dell’Avviso Pubblico Prot. n. 11013/23.
In ogni caso di interventi finanziabili che riguardano opere di riqualificazione e valorizzazione di immobili o spazi, ai sensi di quanto previsto dall’ art. 4, c. 5 del menzionato Avviso Pubblico, essi devono essere di proprietà del comune proponente e nella disponibilità esclusiva dello stesso o, in alternativa, essere di proprietà del Demanio dello Stato o di altra Amministrazione Pubblica e nella disponibilità esclusiva del medesimo Comune proponente.

6.2 Domanda
Le spese relative alla creazione di un’area di sosta camper sono ammissibili? (Art. 4 comma 1 lettera d)
Risposta
Si, ai sensi della lett. d), c. 1, art. 4 sono finanziabili gli interventi innovativi volti a potenziare forme di mobilità sostenibile per incrementare l’offerta turistica come le piazzole di sosta per i camper.

6.3 Domanda
Le spese di progettazione (project management) relative all’ideazione, scrittura e coordinamento dell’intero progetto sono ammissibili? (Art. 5 comma 1 lettera h; Art. 5 comma 2)
Risposta
Ai sensi di quanto disposto dalla lett. h), c.1, art. 5 e dal successivo comma 2 dell’Avviso Pubblico sono ammissibili le spese tecniche di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, incentivi per funzioni tecniche ex articolo 113 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e successive modifiche ed integrazioni, nel rispetto delle vigenti normative di settore.
Le spese per servizi di progettazione funzionali agli interventi, inclusi gli eventuali servizi di architettura e ingegneria di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e successive modifiche ed integrazioni, sono ammissibili per l’ammontare massimo del 10% del valore del progetto proposto e includono le spese per la predisposizione dei piani economico finanziari e gestionali anche nel caso di proposta di un’idea-progetto.
Secondo quanto disposto dall’art. 5 c. 2 sono quindi ammissibili esclusivamente le spese per servizi di progettazione funzionali agli interventi, incluse le spese per la predisposizione dei piani economico finanziari e gestionali.
Si precisa che i suddetti “piani economico finanziari e gestionali” si sviluppano di norma con analisi e stime di carattere pluriennale.

6.4 Domanda
Sono ammissibili le spese edili connesse alla modifica di una strada principale del centro urbano a fini turistici? (Art. 4 comma 1 lettera c)
Risposta
Tali spese sono ammissibili solo se risultano coerenti e funzionali con quanto indicato alla lett. c), c. 1, art. 4 che prevede “la realizzazione interventi in infrastrutture turistiche durature attraverso riqualificazione urbana e rimozione di eventuali condizioni ed elementi di degrado in aree urbane potenzialmente attrattive turisticamente nonché di riqualificazione di aree oggetto di ripristino da dissesto idrogeologico ai fini della fruizione turistica dell’area”.

6.5 Domanda
La spesa connessa ad una struttura gestita in concessione è ammissibile? (Art. 3 comma 1; Art. 4 comma 1 lettera a; Art. 4 comma 4)
Risposta
La fattispecie sopra descritta va esaminata nell’ambito dello specifico regime concessorio previsto dalla Convenzione in essere dalla quale dovrà desumersi che gli interventi previsti all’art. 4, comma 1 lett. a) “interventi innovativi finalizzati ad accrescere l’accessibilità e la fruizione dell’offerta turistica da parte di persone con disabilità” restino in capo al beneficiario.
L’intervento in alcun modo non deve determinare, ai sensi di quanto disposto all’art. 4 c. 4, vantaggi selettivi, anche in via indiretta, a determinati soggetti che agiscano in qualità di operatori economici.

6.6 Domanda
La spesa connessa all’acquisto di arredi ed attrezzature per l’allestimento di immobile destinato a teatro è ammissibile? (Art. 5 comma 1 lettera g)
Risposta
Con riferimento a tale spesa si rimanda a quanto disposto alla lett. g), c. 1, art. 5 che prevede l’ammissibilità di “spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili”.

6.7 Domanda
La spesa connessa alla gestione dell’Infopoint è ammissibile? (Art. 5 comma 5 lettera c)
Risposta
Tale spesa se connessa all’aumento del personale dedicato non è ammissibile ai sensi di quanto disposto alla lettera c), c. 5, art. 5 dell’Avviso Pubblico.

6.8 Domanda
La spesa per i servizi di noleggio è ammissibile? (Art. 5 comma 1)
Risposta
La spesa per il servizio di noleggio è ammissibile solo se strettamente funzionale alla realizzazione degli obiettivi del progetto.
Ai fini dell’ammissibilità della suddetta spesa si raccomanda di giustificare nella domanda la scelta dell’opzione economicamente più vantaggiosa tra acquisto, noleggio e leasing, avendo cura di illustrare la descrizione del bene, il valore, la durata del contratto, il canone con l’indicazione separata del costo netto e degli oneri finanziari.

6.9 Domanda
Sono ammissibili gli interventi che prevedono l’acquisizione di attrezzature o la sistemazione di spazi da affidare in gestione con procedure ad evidenza pubblica a soggetti privati, ovvero interventi di co-progettazione con enti del “terzo settore” così da rendere più funzionale la gestione dei servizi? (Art. 4 comma 4)
Risposta
Gli interventi di sistemazione di spazi da affidare in gestione devono essere realizzati mediante una procedura ad evidenza pubblica per garantire la coerenza con i principi eurounitari e la tutela della par condicio competitorum, ai fini della trasparenza, della non discriminazione tra gli operatori economici, in un’ottica di garanzia della concorrenza che faciliti meccanismi virtuosi all’interno del mercato.
Resta fermo quanto disposto all’ art.4 c. 4 dell’Avviso Pubblico secondo cui “Non sono ammissibili gli interventi che possano configurare, anche in via indiretta, vantaggi selettivi a determinati soggetti che agiscano in qualità di operatori economici”.

6.10 Domanda
Quali sono le spese correlate agli interventi per la creazione, produzione e diffusione di spettacolo dal vivo e festival ammissibili ai fini del presente Avviso Pubblico? (Art. 4 comma 1 lettera e; Art. 5 comma 1 lettera l)
Risposta
Con riferimento agli interventi per la creazione, produzione e diffusione di spettacoli dal vivo e festival di cui alla lett. e), c.1, art. 4 dell’Avviso Pubblico, sono ammissibili le spese per le quali dalla proposta progettuale si potrà desumere la correlazione diretta con gli interventi stessi.

6.11 Domanda
Sono ammissibili le spese relative alla realizzazione di percorsi ciclabili? (Art. 4 comma 1 lett. d; Art. 4 comma 5)
Risposta
Sì, purché correlate e funzionali agli interventi di cui alla lett. d), c.1, art. 4 dell’Avviso Pubblico che prevede l’ammissibilità di interventi innovativi per potenziare forme di mobilità sostenibile e incrementare l’offerta turistica.
In ogni caso gli interventi finanziati dovranno essere localizzati per la maggioranza nel territorio del Comune proponente o dei Comuni dell’aggregazione proponente come disposto dall’art. 4 c. 5, il quale prevede altresì che gli immobili e gli spazi oggetto dell’intervento siano di proprietà del proponente e nella disponibilità esclusiva dello stesso o, in alternativa, essere di proprietà del Demanio dello Stato o di altra Amministrazione Pubblica e nella disponibilità esclusiva del medesimo proponente.

6.12 Domanda
Quali sono le spese tecniche di progettazione ammissibili ai fini dell’Avviso Pubblico? (Art. 5 comma 1 lett. h)
Risposta
Sono ammissibili le spese correlate alla progettazione riferita ai livelli di “progetto di fattibilità tecnico-economica” e di “progetto esecutivo” identificati all’art. 41 del d. Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 che ha abrogato il precedente d. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50.

7.1 Domanda
Quale è il termine di realizzazione del progetto? (Art. 10 comma 1) (Art. 5 comma 1)
Risposta
Le proposte progettuali devono essere avviate a decorrere dalla data di ammissione a finanziamento secondo quanto stabilito nel cronoprogramma di spesa e concludersi non oltre il termine perentorio del 31 dicembre 2025, pena la restituzione totale o parziale delle somme già versate al beneficiario.
Il contributo concesso dovrà essere programmato per competenza annuale, ovvero specifica per ognuna delle annualità 2023, 2024, 2025 a seconda che il progetto sia a valenza annuale o pluriennale.
I comuni, quindi, devono effettuare una programmazione economico finanziaria tale per cui gli importi di competenza programmati per una determinata annualità devono essere perseguiti tramite obblighi giuridicamente vincolanti assunti nella stessa annualità e che impegnano il beneficiario nei confronti di terzi.
Ad esempio, se la programmazione progettuale prevede un importo di 400.000 € per l’anno 2024, il beneficiario deve assumere gli obblighi entro e non oltre il 31 dicembre dello stesso anno (2024).
Resta inteso che, per progetti pluriennali, gli impegni assunti in una annualità possono essere liquidati anche nelle annualità successive fino al termine dichiarato per l’assolvimento dell’impegno, comunque non oltre il termine del progetto.
Fermo restando il contributo massimo concedibile riferito a ciascuna annualità pari a 500.000 euro, il contributo non vincolato nella relativa annualità sarà parzialmente o totalmente revocato.

7.2 Domanda
È ammissibile un intervento volto al completamento di un progetto già avviato? (Art. 10 comma 1)
Risposta
Ai sensi di quanto disposto dall’ art. 10 c. 1, ciascun intervento, in tutte le sue componenti progettuali, dovrà essere avviato a decorrere dalla data di ammissione a finanziamento secondo quanto stabilito nel cronoprogramma di spesa e concludersi non oltre il termine perentorio del 31 dicembre 2025, pena la restituzione totale o parziale delle somme già versate al beneficiario.
Si precisa che, ai fini dell’Avviso Pubblico in oggetto, le proposte progettuali dovranno prevedere la realizzazione di interventi che presentino una chiara unitarietà, sia sul piano tecnico che su quello funzionale, o in alternativa di interventi che posseggano una unità economica funzionale, ossia di un intervento che può essere inserito in un progetto più ampio, pur mantenendo una sua autonomia operativa (cfr.” lotto funzionale”).
Non sono in alcun modo ammissibili interventi che si configurano come unità senza autonomia funzionale, ossia un lotto che rappresenta una ripartizione operativa di un intervento che acquista senso solo all’interno di un progetto complessivo.

7.3 Domanda
È obbligatorio, per progetti con una durata pluriennale, indicare spese nel 2023?
Risposta
Si, per le istanze a valenza pluriennale 2023 – 2025 è obbligatorio indicare spese ammissibili per l’annualità 2023, pertanto il campo “Importo primo anno” nella sezione “Dati sulla proposta progettuale” della piattaforma informatica è sempre obbligatorio.

8.1 Domanda
Per la compilazione della scheda progetto è necessario seguire fedelmente il layout del MODULO A) – REQUISITI SCHEDA PROGETTO? (Art. 6 comma 1 lett. a)
Risposta
No, il MODULO A) – REQUISITI SCHEDA PROGETTO fornisce i requisiti obbligatori che devono essere contenuti nella relazione del progetto. Pertanto, il proponente nella stesura documento illustrativo – progettuale dell’intervento è tenuto a rispettare esclusivamente i requisiti di contenuto e di lunghezza, suddividendo il documento in paragrafi (es. “Articolazione e contenuti del programma”) e sottoparagrafi (es. “I. Obiettivi generali del Programma di Investimento”). Le soglie massime di pagine sono da riferirsi al paragrafo nel complesso, la scelta della lunghezza dei singoli sottoparagrafi è lasciata alla discrezionalità del proponente stesso.

8.2 Domanda
Il MODULO A) – REQUISITI SCHEDA PROGETTO corrisponde al “Documento illustrativo – progettuale dell’intervento” di cui all’art. 6, c. 1, lett. a? (Art. 6 comma 1 lett. a)
Risposta
Si, il MODULO A) – REQUISITI SCHEDA PROGETTO fornisce i requisiti del documento illustrativo – progettuale dell’intervento di cui all’art. 6, c. 1, lett. a.

8.3 Domanda
A cosa si riferiscono le indicazioni inserite nella sezione IV del MODULO A) – REQUISITI SCHEDA PROGETTO? (Art. 6 comma 1 lett. a; Art. 9 comma 4)
Risposta
La sezione IV del MODULO A) – REQUISITI SCHEDA PROGETTO si riferisce al criterio B “Qualità economico-finanziaria del progetto” di cui all’art. 9 c. 4 che valuta la proposta progettuale in termini di B.1 – Economicità della proposta in termini di rapporto tra l’importo del sostegno, le attività intraprese e il conseguimento degli obiettivi e di B.2 – Sostenibilità finanziaria dell’iniziativa proposta.

8.4 Domanda
Nella sezione Governance di progetto del MODULO A) – REQUISITI SCHEDA PROGETTO è possibile inserire figure esterne al Comune proponente o, nel caso di aggregazione, ai Comuni aggregati? (Art. 6 comma 1 lett. a; Art. 5 comma 5 lett. c)
Risposta
Si è possibile inserire nel paragrafo “Governance di progetto” ulteriori figure esterne al proponente.

8.5 Domanda
Cosa si intende per “Piano economico e finanziario dell’intervento” di cui all’art. 6, c. 1, lett. b? (Art. 6 comma 1 lett. b)
Risposta
Il “Piano economico e finanziario dell’intervento” di cui all’art. 6, c. 1, lett. b è costituito dalle informazioni fornite dal proponente mediante la piattaforma informatica, dal MODULO B – CRONOPROGRAMMA DI SPESA, dal MODULO C- INDICATORI e dagli altri allegati richiesti nella sezione “Allegati” della piattaforma stessa.

8.6 Domanda
Cosa sono gli indicatori (KPI) di cui all’art. 6, c. 1, lett. b.iv? (Art. 6 comma 1 lett. b.iv)
Risposta
I KPI (Key Performance Indicator), o indicatori chiave di prestazione, rappresentano metriche quantitative utili a monitorare il raggiungimento degli obiettivi che il proponente deve indicare nel MODULO C – INDICATORI.

Secondo quanto previsto dalla lett. b.iv, c. 1, art. 6 il proponente deve indicare, per ciascuno degli interventi ammissibili proposti, uno o più indicatori (KPI) che consentano di verificare in fase di operatività del progetto la capacità di quest’ultimo di accrescere l’attrattività turistica attraverso, l’incremento del numero di visitatori o di presenze rispetto ad un determinato periodo di riferimento che funge da baseline.

La scelta della fonte dei dati per il calcolo degli indicatori è lasciata alla discrezionalità del proponente stesso, fermo restando l’affidabilità e la coerenza dei dati trattati, nella misura in cui riescano ad esplicare al meglio la bontà dell’intervento rispetto ad un periodo di riferimento (baseline).